Convegno: "Il Preside in Europa" - Roma 25 maggio 2016

 

Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola SEZIONE DI SALERNO

*ANP-Cida: Scuola primo motore del cambiamento * Roma, 25 maggio 2016.

Si è appena concluso l'incontro* "Il Preside in Europa"* organizzato da ANP-Cida (Associazione Nazionale Dirigenti e Alte Professionalità della Scuola) ed Esha (l'Associazione Europea dei capi di istituto).

Al centro del convegno una riflessione sugli ultimi cambiamenti del sistema scolastico, sul ruolo e le funzioni del dirigente derivanti dall'entrata in vigore della "Buona Scuola" e sulla situazione nel resto d'Europa.

"La scuola oggi si confronta con problemi fino a qualche anno fa sconosciuti.

L'autonomia gestionale rafforzata con la legge 107/2015 consente al dirigente di ottimizzare il suo operato con le risorse e le esigenze educative" esordisce *Giorgio Rembado*, Presidente ANP-Cida.

"Stiamo vivendo un profondo cambio di paradigma, il ruolo della dirigenza è particolarmente cruciale in questa fase di trasformazione.

Guardare oltre frontiera in un mondo che non ha più barriere è un obbligo, tanto più se ci riferiamo all'ambito educativo, vero motore del progresso.

Nella società della conoscenza vince chi sa.

Avere introdotto la valutazione dei docenti e dei critieri di premialità, costituisce una chiave essenziale, da cui discende la motivazione del corpo docente e quindi la qualità didattica complessiva del nostro sistema scolastico".

"Dopo Lisbona – ha aggiunto *Silvia Costa *Presidente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento Europeo – con il rilancio della Strategia 2020 è stata inaugurata dalla Commissione Europea una nuova strategia che tende finalmente a mettere al centro i soggetti che vivono nella scuola.

Senza il coinvolgimento dei dirigenti, dei docenti, ma anche degli stessi allievi non è possibile ideare né tanto meno attuare nessuna politica educativa.

I grandi temi su cui dovremo misurarci riguardano l'autonomia scolastica, la capacità di governance, l'accountability, la responsabilità.

In questa ottica, che pone al centro un metodo di coordinamento aperto, l'inclusione e gli interventi sul diritto allo studio saranno di importanza capitale per affrontare il futuro.

Un dato per tutti: il 95% dei dirigenti e degli insegnanti in Italia e in Europa si dice soddisfatto ma soprattutto consapevole del proprio ruolo. Un dato eclatante che ha un rovescio della medaglia: lo stesso numero non si sente adeguatamente valorizzato.

Su questo terreno occorrerà che fare di più".

"Lo sviluppo di posizioni comuni su istruzione e dirigenza scolastica innovative e la promozione di una scuola europea è una delle priorità dell'ESHA – è il parere del Presidente *Clive Byrne*.

"Vi sono una serie di progetti cui stiamo lavorando dalla lotta al fenomeno della dispersione scolastica, allo sviluppo di una rete europea in materia di politiche educative, alla promozione di metodiche efficaci per l'apprendimento permanente, cui si aggiunge una generale sensibilità crescente per i processi di innovation che non possono essere misurati se non su scala europea.

Questo non vuol dire – ha continuato Byrne – che dobbiamo cancellare le peculiarità che attengono alle diverse tradizioni culturali e normative dei diversi paesi europei.

Il nostro sforzo deve però essere quello di individuare quelle competenze comuni, che possono far crescere il peso dell'Europa, Continente che sta vivendo una profonda crisi, nel gioco della competizione internazionale.

La figura del dirigente scolastico è essenziale perchè la riforma italiana abbia un esito positivo.

Certo occorrerà che essa si consolidi, per rendere più interessante e appetibile un ruolo su cui si fonda l'impianto di ogni sistema educativo a qualsiasi livello, lo si voglia considerare".

Scuola primo motore del cambiamento, come ha ribadito *Francesca Puglisi*, componente della VII Commissione del Senato.

"Obiettivo di questo Governo è stato fin dal suo insediamento quello di attribuire, dopo anni di tagli, risorse alle scuole, per creare nuovi spazi educativi e per combattere la dispersione che in alcune Regioni supera il 25% degli iscritti.

Migliorare le competenze, l'occupabilità dei nostri giovani, avvicinare scuola e mondo del lavoro, sono degli autentici must su cui l'Italia si sta impegnando, anche per ridurre il gap rispetto al alcuni contesti continentali.

Importante aver introdotto la discrezionalità perchè è giusto che siano gli istituti a reclutare i docenti più validi, ma attenzione – ha precisato la Puglisi – non abbiamo bisogno di sceriffi, ma di dirigenti che sappiano fare da catalizzatori dell'innovazione.

Per altro i dirigenti scolastici avranno anche la non secondaria responsabilità di fare da collante tra scuola e famiglia, perchè da un nuovo patto tra queste componenti si potrà fare strada un Paese migliore".

*Elena Ugolini*, consigliera del Ministro Giannini intervenuta in sua rappresentanza conclude: "Sono convinta che nei prossimi tre anni la scuola cambierà profondamente se saprà cogliere i frutti derivanti dai cambiamenti messi attualmente in atto.

La dirigenza scolastica ha un ruolo fondamentale: è il motore che consentirà alla scuola italiana di essere sempre più vicina a quella Europea".

Si allegano: -Relazione del Presidente ANP Giorgio Rembado -Relazione del Presidente ESHA Mr Clive Byrne Foto degli interventi dei due relatori scattate in sala Sul sito www.anp.it maggiori dettagli. DS Dario Palo

Il Presidente Provinciale

Carmela Bove